“Nel bando preparato dai nostri uffici si parla solo di 420.000 euro perchè questa è la parte che viene gestita tramite la gara di appalto - chiarisce il soprintendente Sebastiano Tusa - i restanti 180.000 euro rientrano nellesomme messe a nostra disposizione che la Soprintendenza può gestire senza dover attivare la procedura pubblica”. La messa in sicurezza, quindi, si farà esattamente secondo quanto previsto dal progetto predisposto a Trapani e inviato all’Assessorato regionale dell’Economia.E per quanto riguarda i lavori per arrivare al completo restauro?
“Allo
stato attuale abbiamo generiche assicurazioni dai vertici della Regione circa il
reperimento delle somme necessarie tra i fondi messi a disposizione dall’Unione
Europea”, chiarisce Tusa che prosegue ipotizzando “l’utilizzo delle risorse
liberate, cioè di fondi europei non spesi di cui si conoscerà l’entità non prima
di un anno e mezzo, due anni al massimo”.
Non rimane, pertanto, che attendere
lo svilupparsi dell’iter burocratico.
Scritto da: Ornella Fulco by trapaniok