logo-sito

slide-27 slide-20 slide-21 slide-22 slide-23 slide-24 slide-25 slide-26 slide-28 slide-29 slide-30 slider-31 slide-32
slide-29.jpg

Trapani e le Cinque Torri

Gonfalone del Comune di Trapani

Trapani e le Cinque Torri

 

Pianta antica della cittàDiminuita nel 1374, a causa di una grave carestia, la popolazione trapanese incominciò ad aumentare e alla fine del XV sec. era gia arrivata a 5.000 abitanti.
Originariamente Trapani aveva una forma quadrata, con un perimetro che si estendeva per circa un miglio.
La città fu sempre protetta da una robusta cinta di mura che nel corso dei secoli subì molti cambiamenti lungo la via XXX Gennaio, si estendeva un promontorio che successivamente, nel XIII sec., venne colmato per la costruzione di due grandi arterie, la Rua Nova (attuale via Garibaldi) a nord e la Rua Grande o Magna (attuale corso Vittorio Emanuele) ad Ovest. la quale segnava il confine con la campagna, divisa da un fossato e da un canale navigabile che collegava i due mari, quello di tramontana e quello di mezzogiorno.
L'estensione del territorio occupava gli attuali quartieri di S. Pietro e S. Nicola.
Trapani assunse un'importanza strategica soprattutto durante la prima guerra punica, combattuta tra cartaginesi e romani.
La difesa della città era poi affidata alle cinque torri sentinelle della città, che furono realizzate durante la colonizzazione fenicia, rappresentate anche nello stemma del Comune. Stemma della Città di Trapani

E' uno stemma ricco di simboli, ognuno dei quali rappresenta la toponomastica, e la topografia e delle origini. Lo stemma esisteva da almeno due secoli, quando Trapani, nel 1474, da semplice terra diventava città per opera di Ferdinando il Cattolico con editto reale emanato a Barcellona.
Il simbolo più antico che si trova nello stemma è la falce. Ed è anche il più significativo, poiché dalla falce deriva il nome greco della città: Drepanon. In verità, le falci che gli antichi navigatori greci ravvisarono nel luogo erano due: una, ben visibile ancor oggi, andava dalla punta della Torre di Ligny o di Pietra Palazzo, come la si usava chiamare anticamente, fino al Castello di Terra; l'altra formava un'ampia baia dalla punta della tonnara di San Giuliano alle falde occidentali del Monte Erice, oggi quasi irriconoscibile a causa di insabbiamenti e interramenti. Sotto la falce e sopra un portico che emerge dal mare, costituito da tre archi a tutto sesto di cui l'ultimo a destra è interrotto, ci sono le Cinque Torri delle quali ,la seconda (da sinistra) è più alta delle altre. Il significato simbolico è evidente: la città sorge dal mare, vive e progredisce grazie al mare da cui trae in ogni tempo prosperità e ricchezza.

Esse erano:
Torre del Castello di Terra
Torre Peliade (Castello di Mare o Colombaia)
Torre Pali
Torre Vecchia
Torre Oscura. Castello di terraLa Torre del Castello di Terra, di origine punica, era situata a Piazza Vittorio Veneto, dove ora sorge il palazzo della Questura, dietro il quale possiamo ancora oggi ammirarne i resti lungo il litorale Dante Alighieri.
La torre fu ristrutturata nel XIV sec, e dopo numerosi cambiamenti nell'800 assunse le sembianze di una caserma borbonica, infine fu abbattuta per dare spazio alla nuova costruzione della Questura.





LA Colombaia , torre Peliade o Castello di Mare Secondo la tradizione orale, a noi pervenuta tramite il Pugnatore, l'altra guardiana della città era la Torre Peliade, detta anche Colombaia, opposta al Castello di Terra, che sorse sul piccolo isolotto omonimo. Egli, sosteneva che, essendo la città a forma quadrangolare, in ciascun angolo ci doveva essere una torre, mentre la quinta - secondo lui sarebbe stata la Colombaia -. Ipotesi ampiamente condivisibile poiché sembra evidente che nella torre più alta raffigurata nello stemma si debba riconoscere il Castello di Mare (comunemente chiamato Colombaia) che, in quanto esterna alla città, si distingueva dalle altre quattro torri, facenti parte della cinta muraria.
Voluta da Amilcare Barca, Generale cartaginese, costruita nel 480 a.C., essa servì da faro per indicare alle navi puniche la rotta verso il porto della città offrendo al contempo un sicuro rifugio alla guarnigione nel caso di incursioni da parte dei feroci pirati tirreni.
Ristrutturata nel periodo aragonese dopo il 1534, subì molti cambiamenti, messi in atto da Carlo V e Filippo II. La struttura è tipicamente gotica come la strutture militari del XIV sec.
Nel 1670 secondo il volere del principe di Ligny il Castello subì un consolidamento ad opera del De Grunemberg.Fino agli anni 60' il Castello fu adoperato come carcere.
La terza Torre non più esistente è la Torre Pali, ora distrutta, posta a sud-est , nella via omonima del rione S. Pietro, cosi chiamata per dei pali conficcati nel terreno accanto di essa, utilizzati dai marinai per tirare in secco le barche;

L'individuazione delle altre due torri è più incerta. Probabilmente erano collocate agli angoli delle mura oppure nelle immediate vicinanze.

Ai tempi della conquista normanna l'angolo di nord-ovest si trovava, ai limiti dell'antica cerchia di mura, approssimativamente, dove ora sorge il palazzo dell'intendenza di Finanza (ex monastero della Badia Nuova). Questo monastero, prima del suo ampliamento verso sud, terminava con un robuste e imponente torrioni, all'inizio dell'attuale via delle Arti.(Torre Vecchia)

Torre OscuraPer quanto riguarda la quinta torre, non vi è una ipotesi certa. Potrebbe trattarsi di quella dell' orologio o di Porta Scura (modesto manufatto risalente agli inizi del XVI secolo, o individuarsi nell'attuale Palazzo Senatorio nel suo nucleo architettonico originale.

Infatti il grande spessore delle mura, la pianta quadrata e l'alta volta a botte sono tutte caratteristiche proprie di una forte torre di difesa. Le esigue fonti storiche oggi disponibili non consentono di andare oltre.

Trapani e le Cinque Torri

Gonfalone del Comune di Trapani

Trapani e le Cinque Torri

 

Pianta antica della cittàDiminuita nel 1374, a causa di una grave carestia, la popolazione trapanese incominciò ad aumentare e alla fine del XV sec. era gia arrivata a 5.000 abitanti.
Originariamente Trapani aveva una forma quadrata, con un perimetro che si estendeva per circa un miglio.
La città fu sempre protetta da una robusta cinta di mura che nel corso dei secoli subì molti cambiamenti lungo la via XXX Gennaio, si estendeva un promontorio che successivamente, nel XIII sec., venne colmato per la costruzione di due grandi arterie, la Rua Nova (attuale via Garibaldi) a nord e la Rua Grande o Magna (attuale corso Vittorio Emanuele) ad Ovest. la quale segnava il confine con la campagna, divisa da un fossato e da un canale navigabile che collegava i due mari, quello di tramontana e quello di mezzogiorno.
L'estensione del territorio occupava gli attuali quartieri di S. Pietro e S. Nicola.
Trapani assunse un'importanza strategica soprattutto durante la prima guerra punica, combattuta tra cartaginesi e romani.
La difesa della città era poi affidata alle cinque torri sentinelle della città, che furono realizzate durante la colonizzazione fenicia, rappresentate anche nello stemma del Comune. Stemma della Città di Trapani

E' uno stemma ricco di simboli, ognuno dei quali rappresenta la toponomastica, e la topografia e delle origini. Lo stemma esisteva da almeno due secoli, quando Trapani, nel 1474, da semplice terra diventava città per opera di Ferdinando il Cattolico con editto reale emanato a Barcellona.
Il simbolo più antico che si trova nello stemma è la falce. Ed è anche il più significativo, poiché dalla falce deriva il nome greco della città: Drepanon. In verità, le falci che gli antichi navigatori greci ravvisarono nel luogo erano due: una, ben visibile ancor oggi, andava dalla punta della Torre di Ligny o di Pietra Palazzo, come la si usava chiamare anticamente, fino al Castello di Terra; l'altra formava un'ampia baia dalla punta della tonnara di San Giuliano alle falde occidentali del Monte Erice, oggi quasi irriconoscibile a causa di insabbiamenti e interramenti. Sotto la falce e sopra un portico che emerge dal mare, costituito da tre archi a tutto sesto di cui l'ultimo a destra è interrotto, ci sono le Cinque Torri delle quali ,la seconda (da sinistra) è più alta delle altre. Il significato simbolico è evidente: la città sorge dal mare, vive e progredisce grazie al mare da cui trae in ogni tempo prosperità e ricchezza.

Esse erano:
Torre del Castello di Terra
Torre Peliade (Castello di Mare o Colombaia)
Torre Pali
Torre Vecchia
Torre Oscura. Castello di terraLa Torre del Castello di Terra, di origine punica, era situata a Piazza Vittorio Veneto, dove ora sorge il palazzo della Questura, dietro il quale possiamo ancora oggi ammirarne i resti lungo il litorale Dante Alighieri.
La torre fu ristrutturata nel XIV sec, e dopo numerosi cambiamenti nell'800 assunse le sembianze di una caserma borbonica, infine fu abbattuta per dare spazio alla nuova costruzione della Questura.





LA Colombaia , torre Peliade o Castello di Mare Secondo la tradizione orale, a noi pervenuta tramite il Pugnatore, l'altra guardiana della città era la Torre Peliade, detta anche Colombaia, opposta al Castello di Terra, che sorse sul piccolo isolotto omonimo. Egli, sosteneva che, essendo la città a forma quadrangolare, in ciascun angolo ci doveva essere una torre, mentre la quinta - secondo lui sarebbe stata la Colombaia -. Ipotesi ampiamente condivisibile poiché sembra evidente che nella torre più alta raffigurata nello stemma si debba riconoscere il Castello di Mare (comunemente chiamato Colombaia) che, in quanto esterna alla città, si distingueva dalle altre quattro torri, facenti parte della cinta muraria.
Voluta da Amilcare Barca, Generale cartaginese, costruita nel 480 a.C., essa servì da faro per indicare alle navi puniche la rotta verso il porto della città offrendo al contempo un sicuro rifugio alla guarnigione nel caso di incursioni da parte dei feroci pirati tirreni.
Ristrutturata nel periodo aragonese dopo il 1534, subì molti cambiamenti, messi in atto da Carlo V e Filippo II. La struttura è tipicamente gotica come la strutture militari del XIV sec.
Nel 1670 secondo il volere del principe di Ligny il Castello subì un consolidamento ad opera del De Grunemberg.Fino agli anni 60' il Castello fu adoperato come carcere.
La terza Torre non più esistente è la Torre Pali, ora distrutta, posta a sud-est , nella via omonima del rione S. Pietro, cosi chiamata per dei pali conficcati nel terreno accanto di essa, utilizzati dai marinai per tirare in secco le barche;

L'individuazione delle altre due torri è più incerta. Probabilmente erano collocate agli angoli delle mura oppure nelle immediate vicinanze.

Ai tempi della conquista normanna l'angolo di nord-ovest si trovava, ai limiti dell'antica cerchia di mura, approssimativamente, dove ora sorge il palazzo dell'intendenza di Finanza (ex monastero della Badia Nuova). Questo monastero, prima del suo ampliamento verso sud, terminava con un robuste e imponente torrioni, all'inizio dell'attuale via delle Arti.(Torre Vecchia)

Torre OscuraPer quanto riguarda la quinta torre, non vi è una ipotesi certa. Potrebbe trattarsi di quella dell' orologio o di Porta Scura (modesto manufatto risalente agli inizi del XVI secolo, o individuarsi nell'attuale Palazzo Senatorio nel suo nucleo architettonico originale.

Infatti il grande spessore delle mura, la pianta quadrata e l'alta volta a botte sono tutte caratteristiche proprie di una forte torre di difesa. Le esigue fonti storiche oggi disponibili non consentono di andare oltre.

Appello

Possiedi foto, quadri, filmati, documenti o ricordi che riguardano la Colombaia?
Contatta il Luigi Bruno - Presidente dell'Associazione Salviamo la Colombaia - Cell. 339/8002539
oppure invia una segnazione tramite mail dalla pagina dei contatti sul nostro sito.