Finalmente la Colombaia torna ad illuminarsi. Non è stato un miracolo. Sono trascorsi più di nove anni da quando dopo la Coppa America fu distrutta dai vandali. Oggi la Colombaia, dopo la messa in sicurezza, risorge a nuova vita. Abbiamo potuto osservare con grande soddisfazione , la sera di giovedì 15, questa nuova illuminazione fatto questo che ci ha commosso perché così una parte del sogno dell'Associazione Salviamo la Colombaia si è avverata. Ora contiamo sulla sensibilità di tutti i cittadini affinchè nessuno si permetta di vandalizzarla facendo ricordare loro che la Colombaia rappresenta il nostro passato ed il nostro futuro. Il nostro programma è quello della sua definitiva ristrutturazione motivo per il quale sollecitiamo chi di competenze a promuovere tutte le azioni affinchè questo si avveri. Luigi Bruno
Un elemento di disturbo alla Colombaia
I visitatori della Colombaia ci hanno chiesto più volte cosa rappresentasse quel grande cerchio di colore azzurro ormeggiato sul residuo di quello che una volta era il porto per l'attracco dei mezzi della polizia penitenziaria. Un oggetto che si raccorda con i meravigliosi colori del mare e del cielo ma che nulla ha a che fare con la Colombaia. Comunque è bene far sapere che si tratta di una gabbia per l'allevamento dei tonni rinvenuta in mare e "depositata" da qualche anno alla Colombaia come se la stessa fosse un deposito di rottami marini, come è accaduto per il barcone che si trova ancora affondato lungo il molo e di cui avevamo fatto un accenno in altra occasione e per il quale non è stato ancora preso alcun provvedimento. Noi che siamo interessati al restauro della Colombaia, che cerchiamo in tutti i modi di renderla bella e fruibile senza che vi siano elementi di disturbo, non comprendiamo i motivi per i quali tale struttura debba continuare a restare lì come se fosse un intoccabile residuo di archeologia industriale da " museizzare". Ci siamo dibattuti e continueremo a farlo per la Colombaia e pertanto riteniamo che sarebbe bene che tale struttura venisse tolta al fine di mantenere quel decoro storico che il sito si merita. Non sappiamo a chi appartenga ma desideriamo che tale gabbia, poiché si tratta a quanto pare di una gabbia per l'allevamento dei tonni, venga tolta e cogliamo l'occasione per rivolgerci alle autorità che hanno il potere di farlo. Non possiamo sopportare che tale obbrobrio continui a disturbare la "visione" di una struttura bimillenaria che ha avuto la fortuna in questi giorni di essere stata messa in sicurezza e pertanto fruibile per i visitatori. L'immagine è eloquente.
Luigi Bruno Presidente
Presentazione libro di Alberto Costantino - Grande partecipazione di pubblico
La presentazione di un libro è sempre un momento importante nell'ambito della cultura in particolare modo quando si tratta di un manufatto , come nel nostro caso, che ha le sue radici nel passato più profondo e che tratta la storia della città di Trapani che per più di duemila anni è stato baluardo per la sua difesa. Sabato 12 aprile il Presidente dell'Associazione Salviamo la Colombaia nel presentare il libro di Alberto Costantino ha sintetizzato l'opera svolta dall'Associazione la quale nel corso di dodici anni dalla sua costituzione ha realizzato molte attività per la divulgazione della conoscenza della Colombaia e per "convincere" le istituzioni che la stessa aveva ed ha bisogno dell'attenzione di tutti e che la pubblicazione del lavoro è scaturita a seguito della richiesta dei soci. Un ultimo passaggio, e certamente non sarà l'ultimo, è stato quella della sua messa in sicurezza che ha consentito, finalmente, le visite al suo interno.
La Colombaia per un giorno “vive”
7 aprile 2014 - Grandissima affluenza di pubblico ieri, in occasione della Giornata di Primavera, organizzata dal Fai – Fondo Ambiente Italiano- delegazione di Trapani. Circa 2000 visitatori – tra turisti e cittadini hanno voluto conoscere meglio il magnifico complesso architettonico della Colombaia, che per un giorno ha svelato bellezze fino ad oggi sconosciute a molti. L’organizzazione della visita è stata impeccabile. Accompagnati dai preparatissimi apprendisti ciceroni – i ragazzi delle scuole coordinati dai loro insegnanti – ne abbiamo ascoltato la storia e ammirato i manufatti. L’impatto visivo è spettacolare. Entrando all’interno del complesso abbiamo visto le celle a piano terra situate al lato sinistro del cortile, e la piccola chiesetta sulla destra, quindi si è potuto salire , via via nei livelli superiori dove si trovano altre celle, le docce e i lavabi, gli aloggi delle guardie , un’altra chiesetta e una serie di vani adibiti ad infermeria. Infine , saliti fino alla cima attraverso splendide scale alla trapanese, dalle terrazze della Torre si è potuto ammirare un panorama mozzafiato. Auspichiamo che dopo l’ultimazione dei lavori di messa in sicurezza si possa seriamente pensare alla custodia del luogo, fino a quando non arriveranno più cospicui finanziamenti per il definitivo restauro che ne consenta la completa fruizione.
Di seguito le foto scattate durante l'evento.
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